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Storia e cultura

Borgomaro

Sviluppatasi intorno al locale castello costruito, nel IX secolo, a difesa dalle incursioni saracene, ha il toponimo composto dal latino BURGUS, ‘borgo’, e dal nome del torrente che scorre nelle sue vicinanze. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio oggetto di più passaggi di proprietà: possedimento, nel 1100, dei conti di Ventimiglia, pervenne successivamente ai Lascaris, conti di Tenda, cui subentrarono i Doria. All’inizio del Seicento, in seguito all’occupazione di Oneglia da parte degli spagnoli e dei genovesi, il comandante di questa località, il cavaliere di Malta Leonardo Broglia, si rifugiò nella fortezza borgomarese, che fu costretta a capitolare, venendo poi distrutta dai nemici. La fine del XVII secolo vide la sua popolazione accorrere in aiuto di Oneglia, bombardata dall’armata francese. Dopo il declino della repubblica marinara di Genova fu assoggettata alla dominazione napoleonica, entrando a far parte del regno di Sardegna col congresso di Vienna, del 1815. Capoluogo di mandamento, seguì le successive vicende del resto della provincia. Dal punto di vista storico-architettonico, degni di nota sono: la parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, col portale scolpito in pietra nera e risalente alla fine del XV secolo; la chiesa di Sant’Antonio Abbate, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte; quella di San Bernardino, a Candeasco, e il castello medievale dei conti di Ventimiglia, a Conio.

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