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Conio, a 650 m. di quota, è il più alto insediamento della valle. L'abitato presenta importanti tracce della storia medioevale, di cui il campanile rustico in pietre squadrate e le navate, formate da archi e da colonne in pietra nera della chiesa di San Maurizio, sono la massima espressione. La chiesa e rimasta ad indicare forse anche la sede originaria dell'abitato di Conio, successivamente trasferito sul crinale più alto nei pressi del castello. Quest'ultimo, trasformato da roccaforte in palazzo dei conti di Ventimiglia, fu incendiato durante l'ultima guerra ed e attualmente in fase di restauro e ricostruzione da parte della Soprintendenza ai beni ambientali e culturali per la Liguria e conserva parti delle strutture murarie perimetrali in blocchi di pietra squadrata. La forma del tessuto edilizio dell'abitato risente del complesso incrocio di strade che si diramano in basso verso Borgomaro, in direzione di Poggialto e verso il passo di San Bernardo di Conio . A Conio, dove si trovano diverse fontane, è visibile anche uno dei più interessanti lavatoi della valle. Sistemato in un profondo vano esso è formato da una grande vasca quadrata agibile da ogni lato, con lastroni di ardesia. La sua forma raccolta evidenzia nella copertura in pietra il carattere montano dell'abitato legato, attraverso il Monte Grande, alle più estese aree della transumanza di tutto il ponente ligure, dal Roia al Tanaro. Negli orti, siti sotto il paese e abbondantemente irrigati, si coltivano i gustosi e rinomati fagioli bianchi di Conio, disponibili presso tutti i locali produttori.

 

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